Silvio Berlusconi sul coronavirus: "Una guerra, sono angosciato. Le polemiche? Non è il momento"
Anche Silvio Berlusconi preoccupato per il coronavirus. Dopo il racconto della figlia Marina, è il leader di Forza Italia a confessare i suoi timori. "Come vivo queste giornate da lombardo? - chiede ai microfoni Radio anch'io su Radio Rai 1 dove è intervenuto -. Male, sono preoccupato, addolorato e angosciato come tutte le persone consapevoli della gravità della situazione. Ho negli occhi l'immagine dei camion militari che sfilano per le strade di Bergamo e degli ammalati e dei deceduti trasportati in altre città". Il Cav non ha dubbi a riguardo: "siamo in guerra". Motivo questo per cui il suo partito non farà opposizione al governo. "Più avanti, finita l'emergenza, si potrà discutere degli errori commessi - assicura -, ma ora non è il momento". Una presa di posizione che va di pari passo con quella di Giorgia Meloni.
Ma non solo, entrambi sono convinti della necessità di aiutare i lavoratori: "Le prime vittime di questa crisi - aggiunge - sono tutti coloro che hanno perso o che possono perdere il lavoro: gli imprenditori, i commercianti, gli artigiani, le partite Iva, i lavoratori a contratto che si sono ritrovati di colpo privi di un reddito". Il pensiero poi va sempre a loro, agli anziani che vivono da soli, "che sono spaventati da quello che sta succedendo, poco abituati a usare le nuove tecnologie, con i figli lontani".