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Giuseppe Conte e il discorso di mezzanotte, rivolta: "Si è preso il pieno potere senza i voti"

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Da destra a sinistra, tutti contro Giuseppe Conte e il suo discorso di mezzanotte. Su Twitter è impressionante la raffica di commenti negativi da parte di giornalisti e opinionisti dopo il video-messaggio via Facebook del premier, sabato sera alle 23.25, per annunciare la "chiusura totale su tutto il territorio delle attività produttive non essenziali". Una misura estrema per arginare il coronavirus, presa consultando i sindacati e i governatori, ma non il Parlamento, che mette in dubbio la tenuta della democrazia italiana sia pure in un momento di così grave emergenza. 



Non sono solo, ad esempio, Claudio Borghi e Antonio Socci (mai teneri con questo governo), a sottolinearlo. Il radicale Marco Cappato che chiede al governo di "riferire al Parlamento con la massima trasparenza sui criteri che si stanno adottando per queste decisioni e per quelle future, e il Parlamento ha il dovere di discuterne davanti al Paese". E Socci, condividendo, aggiunge: "Che fine ha fatto il Parlamento? E la Costituzione? Così siamo vicini al regime. Conte si è preso pieni poteri senza voti". Ancora: Jacopo Iacoboni, giornalista politico della Stampa sottolinea come "ancora una volta il premier parla di notte, su Facebook, sottraendosi a qualunque domanda - e di domande come sapete ce ne sarebbero molte. Non credo che questo sia compatibile con una democrazia, anche in emergenza assoluta. La politologa Sofia Ventura denuncia: "Non è così che si governa un Paese, non è così che si parla al proprio Paese. Che Dio ce la mandi buona". Ed anche il direttore del TgLa7 Enrico Mentana suggerisce al governo di agire diversamente: "Prima si fa il decreto e solo poi le belle frasi del premier". Tanto più che le misure emergenziali annunciate in fretta e furia sabato saranno attuate solo da lunedì. 

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