Rocco Casalino e Davide Casaleggio, Gianfranco Rotondi svela il piano: un nuovo partito cattolico

mercoledì 1 aprile 2020
Giuseppe Conte e Rocco Casalino

Giuseppe Conte e Rocco Casalino

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Al di là delle polemiche sulle fughe di notizie dei primi decreti del governo sul coronavirus con tanto di intervista a Rocco Casalino la verità è che il premier Giuseppe Conte, Davide Casaleggio e il portavoce Casalino, hanno un piano ben preciso, scrive Augusto Minzolini nel suo retroscena su Il Giornale. Come nel 2011 in "quattro e quattr'otto fu fatto il governo Monti, per aderire ad una politica sbagliata, quella del rigore," oggi alla luce dell'emergenza sanitaria ed economica ci vorrebbe un secondo a fare un governo Draghi. Ma appunto, se Conte è uno che non sbaglia mai, che non si mette mai in discussione, come lamenta Matteo Renzi, di certo in questo momento non ha alcuna intenzione di mollare. 

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Il presidente del Consiglio, continua l'ex senatore di Forza Italia, sta tenendo duro per un mero "calcolo politico". Secondo quanto rivela Gianfranco Rotondi, "un ex-dc di centro-destra, ascoltato dal premier", riporta Minzolini, "l'operazione non la sta facendo Conte, ma semmai Casaleggio e Casalino. Quelli hanno trovato una pepita d' oro: sono al governo e ci vogliono restare".

La loro "scommessa" è di trasformare il Movimento Cinque Stelle, "vedi il rapporto con le gerarchie ecclesiastiche", "in un nuovo partito cattolico di massa. In questo contesto, a tempo debito e per sua scelta, non è detto che Conte non accetti di far parte di un governo Draghi, o chi per lui", conclude Minzolini. Uno scenario incredibile. 
 

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