Giuseppe Conte, "stato di instabilità emotiva". Dagospia, indiscreto: "Chi gli ha fatto saltare i nervi alle 19.30 di venerdì"
Uno "stato di instabilità emotiva". Dagospia usa questa espressione per spiegare lo scivolone di Giuseppe Conte, la sciagurata conferenza stampa trasformatasi in un discorso a braccio fatto su misura per attaccare Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Uno strappo istituzionale che ha provocato le critiche di molti commentatori, ma soprattutto l'ira di Sergio Mattarella. Ma dietro la "accelerazione kamikaze" suggerita al premier dal suo portavoce-Rasputin Rocco Casalino ci sarebbero ore di tensioni segrete a Palazzo Chigi.
Una giornata passata a mediare tra Dario Franceschini, che gli suggeriva di accettare il Mes (all'insegna del poco sempre meglio che niente) e Luigi Di Maio e i 5 Stelle che minacciavano viceversa di far saltare il banco. E Graziano Delrio con la assurda (nei modi e nei tempi) idea della patrimoniale ha peggiorato la situazione. Da qui, alle 19.30, Conte avrebbe semplicemente perso il controllo dei nervi.