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Stefano Candiani, il sospetto su Sergio Mattarella: "Era d'accordo con gli attacchi di Giuseppe Conte in tv?"

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Il tema politico degli ultimi giorni è lo sfogo, scomposto e irrituale, di Giuseppe Conte in tv. Quell'attacco a Matteo Salvini e Giorgia Meloni quando doveva riferire sull'ultimo decreto al lockdown per coronavirus. Sfogo stigmatizzato da più parti: semplicemente inaccettabile. E quella sceneggiata del premier è anche al centro del retroscena firmato da Augusto Minzolini su Il Giornale, dove si dà spazio alle riflessioni e ai sospetti di Stefano Candiani, leghista in prima linea e fedelissimo proprio di Salvini. Minzolini definisce l'intervento di Conte "nello stile del dittatore venezuelano Nicolàs Maduro, e subito dopo ecco le parole di Candiani: "C'è da capire se Sergio Mattarella era d'accordo, il che sarebbe gravissimo; o se, invece, Conte ha fatto tutto da solo, nel qual caso la pagherà duramente", premette. Parole pesantissime, soprattutto perché emerge come, nella Lega, il sospetto è che quello show del presunto avvocato del popolo fosse stato in una qualche misura benedetto dall'inquilino del Colle. Il che sarebbe gravissimo.

 

"Dividere un Paese in guerra in guelfi e ghibellini - riprende Candiani -, un paese lasciato senza soldi, che, come dimostra la circolare del ministro dell'Interno di oggi, è una polveriera, è davvero da folli. Roba da Sudamerica. E il peggio è che non c'è una regia - picchia durissimo l'uomo ombra di Salvini -, il premier va per conto suo, dicendo il contrario di quello che dice il ministro dell'Economia sul Mes. Secondo me dovrebbe cominciare a fare le valigie, perché al primo angolo lo scaricano", conclude un poco profetico Candiani.

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