Cerca
Logo
Cerca
+

Franco Bechis su Fitch, bordata all'Italia: "Costretti a usare il Mes, poi Mario Draghi premier con il voto dei mercati"

  • a
  • a
  • a

Fitch ha declassato l’Italia al gradino di valutazione “BBB-“, che è l’ultimo consentito a un Paese ritenuto ancora in grado di ripagare il debito pubblico. La “botta” per il governo presieduto da Giuseppe Conte è stata forte, anche perché arrivata proprio mentre si attende l’erogazione di più della metà degli aiuti previsti dal decreto Cura Italia del 17 marzo scorso. Ma cosa si nasconde dietro il declassamento da parte di una delle principali agenzie di rating? Franco Bechis offre una spiegazione molto interessante: la scelta di Fitch nasconde motivazioni politiche.

“L’Italia ha dimostrato un’ampia coesione politica durante le prime settimane della pandemia da Covid-19 - si legge - il supporto per il governo è aumentato e il premier Conte ha ottenuto il consenso più alto da quando è entrato in carica. Tuttavia, le tensioni politiche sono riemerse nelle ultime settimane. Riteniamo che si intensificheranno man mano che le misure di blocco si allentano gradualmente e l’attenzione politica si sposterà sull’economia e sulla risposta comune europea alla crisi”.

A proposito di Ue, anche Fitch è convinta che il Recovery Fund non sarà disponibile nel 2020 e quindi l’Italia sarà costretta ad accettare il Mes, cosa che l’agenzia di rating si auspica: “La sola misura che attenuerebbe il giudizio sul debito - scrive Bechis su Il Tempo - sarebbe proprio il prestito Mes, che darebbe alle agenzie la sicurezza di un controllo esterno dell’economia italiana, ma che potrebbe far esplodere le tensioni fra Pd e M5S. E da qui viene il downgrade, che ha ragioni assai più politiche che tecniche. E che proprio per questo richiederebbe soluzioni politiche più che tecniche. Potrebbe essere - conclude Bechis - il primo voto dei mercati per un Mario Draghi premier”. 

 

 

Dai blog