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Silvio Berlusconi, fonti riservate sul Pd: "Se salta Conte, elezioni col proporzionale e poi imbarchiamo il Cav"

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La caduta di Giuseppe Conte in autunno è uno scenario che nessuno all’interno della maggioranza si sente di escludere allo stato attuale delle cose. Per questo motivo ai piani alti del Pd sta prendendo forma il piano B, che prevede elezioni anticipate e la possibile formazione di un’alleanza con Silvio Berlusconi. È l’indiscrezione lanciata da Marco Antonellis, che nell’edizione odierna di Italia Oggi sostiene che il Pd sarebbe disponibile a governare anche con Forza Italia, a patto che prima si torni alle urne con una nuova legge elettorale proporzionale: “A quel punto - rivelano privatamente i vertici dem - grazie al proporzionale ci sarebbe il tana libera tutti, tutti potrebbero allearsi con tutti e non ci sarebbero più maggioranze precostituite”.

 

 

Se le cose dovessero andar male per Conte (leggi fallimento trattativa europea e aumento delle tensioni sociali legate alla crisi economica), il Nazareno si farà quindi trovare pronto con un’alternativa, che passa innanzitutto dal proporzionale, perché consentirebbe di governare “con chi ci sta” e quindi di cercare di sfilare il Cav al centrodestra. Indiscrezioni che Berlusconi dovrà chiarire per fugare ogni dubbio negli alleati, dato che sia la Lega che FdI già non hanno gradito le polemiche e i distinguo del leader azzurro sulla manifestazione del 2 giugno. In più le sue posizioni su Europa e Mes sono ormai note e in aperto contrasto con quelle della coalizione. Insomma, ce n’è abbastanza per ritenere attendibili le fonti di Antonellis, secondo cui i voti di Berlusconi valgono doppio: se il Cav decide di cambiare fronte, porterebbe con sé quei 6-7 punti decisivi per spostare l’ago della bilancia dal centrodestra al centrosinistra. 

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