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Sergio Mattarella, il discorso del 2 giugno: difesa della Lombardia dai pm e messaggio a Giuseppe Conte

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Più che un tutti contro tutti, quello che l'Italia sta vivendo negli ultimi mesi è un tutti contro la Lombardia. E Sergio Mattarella se ne è accorto. Le continue accuse sulla gestione sanitaria in piena emergenza coronavirus stanno preoccupando e non poco il presidente della Repubblica. Attilio Fontana è sotto attacco da tutti i fronti, i magistrati hanno addirittura aperto un'inchiesta per vederci chiaro. Inchiesta che - secondo Il Giornale - il Colle vorrebbe evitare a tutti i costi. "Siamo stati investiti da un fenomeno inimmaginabile, sconosciuto anche alla scienza. Chi si è trovato ad affrontarlo, in vari ruoli, ha dovuto procedere per tentativi" ha detto il Capo dello Stato il 2 giugno, ringraziando, da Codogno, "tutti i presidenti di Regione, i sindaci, gli amministratori che, insieme al governo, hanno fronteggiato il pieno del vortice dell'emergenza".

 

 

In sostanza Mattarella si schiera in difesa Fontana, ma anche Giuseppe Conte, perché "ora bisogna lavorare per il Paese", non è tempo per le "polemiche". Il presidente da mesi va dicendo quanto sia importante l'unione, la coesione tra maggioranza e opposizione, ed è pronto a ribadirlo. La speranza, almeno questa volta, è che il premier capisca di non poter fare tutto da solo. E le parole di Mattarella hanno proprio questa duplice valenza: in difesa della Lombardia sotto attacco dei pm, in difesa di un premier a cui offre ancora la possibilità di cambiare rotta, coinvolgendo le opposizioni. Ma Conte lo ascolterà?

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