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Giuseppe Conte, caos al Senato? "Messaggio di Pd e M5s, stufi del premier: vogliono che torni a fare l'avvocato di provincia"

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Un errore tecnico che potrebbe nascondere molto di più. È questo il sospetto su quanto accaduto sul dl Elezioni al Senato, dove la maggioranza si è vista annullare il primo voto di fiducia per mancanza del numero legale dopo che il governo si era salvato per il rotto della cuffia. E la questione è tutta qua, o quasi. "Con questa votazione hanno cominciato a mandare 'messaggi' ben precisi a Giuseppe Conte - sussurra a Italia Oggi chi frequenta le aule parlamentari -. Sono in molti sia tra i 5Stelle che tra le fila del Pd a non sopportare più il Premier ed a preferire una fase di 'unità nazionale' per il paese e faranno di tutto per non fargli tagliare serenamente il traguardo elettorale di settembre; perché se il premier arrivasse forte all'election day e Salvini finisse ko. alle regionali poi diventerà impossibile rispedire Giuseppi a fare l'avvocato di provincia. A maggior ragione se passasse, come appare estremamente probabile, il referendum sul taglio dei parlamentari".

 

 

Un sentimento, questo, condiviso anche da Paola Taverna. In un retroscena Il Foglio parlava della senatrice grillina su tutte le furie con gli otto M5s assenti al voto. Sì perché sono state proprio le mancate presenza della maggioranza giallorossa a mettere a serio rischio la tenuta del Conte bis. Molto di più del blitz del centrodestra guidato da Roberto Calderoli, che sta plasmando quel Vietnam parlamentare che aveva promesso..

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