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Roberto Calderoli sul passaggio di Carbone da Forza Italia a Italia Viva: "Rischia di perdere il seggio", il ruolo di Claudio Lotito

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Forza Italia continua a perdere parlamentari. Dopo gli addii, a maggio, della trentina Elena Testor al Senato (passata alla Lega) e dei siciliani Francesco Scoma e Nino Germanà alla Camera (passati rispettivamente a Italia Viva e al gruppo di Maurizio Lupi Noi con l'Italia), ora è la volta del senatore Vincenzo Carbone, che decide di lasciare gli azzurri per approdare nel partito di Matteo Renzi. «Non posso più sopportare l'immagine di un partito appiattito e subordinato a una destra sovranista che, con piglio giustizialista, mette in discussione lo spirito del garantismo», ha detto Carbone per giustificare la sua decisione. 

 

Ma i maligni non credono alla sincerità di queste considerazioni ideali e suggeriscono che Carbone sia stato spinto da motivazioni molto più utilitaristiche. Per il senatore leghista Roberto Calderoli, per esempio, «qui la politica conta poco, non si tratta di una convinzione ma di un "male necessario"». Spiega l'ex ministro: «Tranne pochi addetti ai lavori molti non sanno che nella giunta per le elezioni è in discussione proprio il seggio di Carbone che potrebbe perderlo e vederlo assegnato a Claudio Lotito (primo dei non eletti nelle file di Forza Italia nel collegio Campania 1 alle ultime politiche, ndr.), e tutto è appeso ad un filo ovvero il filo della maggioranza. Adesso avete capito perché il senatore Carbone ha traslocato? A me resta il dubbio o il sospetto, però, che Carbone non si stia muovendo da solo...». Con il passaggio di Carbone dalle file dell'opposizione a quelle della maggioranza, quest' ultima a Palazzo Madama torna a raggiungere la quota dei 161 voti (maggioranza assoluta), dopo essere scesa a 160 in seguito al passaggio della senatrice Alessandra Riccardi dal Movimento Cinque Stelle alla Lega la settimana scorsa.

 

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