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Giorgia Meloni contro Giuseppe Conte: "Come ha provato a comprarci", a cosa si è ridotto il governo

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“Il documento sugli Stati generali? Sì, mi è arrivato finalmente, ma lo chiamerei piuttosto una tavola sinottica, una roba dove ci sono i titoli delle cose da fare. Punto”. Giorgia Meloni a muso duro con Giuseppe Conte: dopo aver studiato le carte ricevute da Palazzo Chigi, la leader di Fdi ha svelato l’ennesimo bluff del premier, la cui collaborazione con l’opposizione si ferma agli annunci pubblici. Di una data per l’incontro a Palazzo Chigi per ora non vi è traccia: “Forse perché il premier ci avrebbe voluto incontrare separatamente - è la teoria della Meloni - magari con l’idea di spaccare il centrodestra, ma subito gli abbiamo detto che noi all’incontro andremo compatti e tutti insieme. Così, stiamo ancora aspettando”.

 

 

La leader di Fdi non ha alcun dubbio sulla lealtà di Silvio Berlusconi, che mai si presterà ad un’eventuale nuova maggioranza a sostegno di Conte: “Il premier può strizzare tutti gli occhi che vuole, ma noi del centrodestra non ci caschiamo”. Il voto è l’unica alternativa nel caso in cui dovesse cadere questo “governo di irresponsabili”, che sforna un decreto dopo l’altro mentre “l’Italia rischia un’ecatombe occupazionale”. Da Conte e compagni solo “parole, propaganda e niente fatti. Altro che storie, la verità è che hanno provato a comprarci”, tuona la Meloni. “Avrebbero voluto che ci sedessimo anche noi intorno alla mangiatoia del decreto rilancio: 11 milioni di euro per l’Expo di Dubai, 10 milioni alla motorizzazione civile, 120 per il bonus monopattino e un finanziamento pure per la fondazione di Franceschini… Ma noi - chiosa la Meloni - non siamo in vendita”. 

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