Attilio Fontana indagato, Matteo Salvini: "Indagini a orologeria, rispettate i morti della Lombardia"
Toh che caso, c'è un leghista indagato. Si tratta di Attilio Fontana, il governatore della Lombardia, nel mirino per la vicenda dei camici acquistati durante l'emergenza coronavirus. E Matteo Salvini sbotta: "Ne abbiamo abbastanza di queste indagini a orologeria e a senso unico. La Lombardia, i suoi morti e le sue istituzioni meritano rispetto, siamo stufi". Così il leader della Lega, che aggiunge: "Indagato, perché un’azienda ha regalato migliaia di camici ai medici lombardi. Ma vi pare normale? La Lombardia, le sue istituzioni, i suoi medici, le sue aziende e i suoi morti meritano rispetto. Malagiustizia a senso unico e “alla Palamara”, non se ne può più".
L'accusa contro Fontana è quella di "frode nelle pubbliche forniture". Nel mirino l'acquisto di 75mila camici da parte della regione Lombardia dalla ditta del cognato, Dama Spa. Secondo l’ipotesi degli investigatori - i pm Luigi Furno, Carlo Scalas e Paolo Filippini, coordinati dall’aggiunto Maurizio Romanelli - infatti, il governatore sapeva dell’operazione che la centrali di acquisti regionale Aria stava compiendo nell’acquisto dei camici durante il periodo di emergenza, e ciò nonostante il conflitto di interesse che deriverebbe dal fatto che la Dama Spa è di proprietà del cognato, Andrea Dini, e che la moglie di Fontana, Roberta Dini, ne detenesse ancora una quota pari al 10 per cento. Il fatto che da acquisto di camici si sia passati a una donazione, però, non ha fatto desistere i magistrati dall'approfondire la vicenda.