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Luigi Bisignani, lo scoop: asse Conte-Mattarella per rimuovere Roberto Gualtieri da ministro dell'Economia

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Nel giorno in cui Roberto Gualtieri rilascia un'intervista fiume a Repubblica, in cui spiega "come taglieremo le tasse" e come verranno utilizzati i denari europei del Recovery Fund, proprio contro il ministro dell'Economia piovono le informazioni snocciolate da Luigi Bisignani in un intervento su Il Tempo. Il ministro si riempie la bocca parlando di un futuro che, secondo l'uomo che sussurra ai potenti, semplicemente non esiste. Sul quotidiano capitolino, infatti, Bisignani ci fa sapere che "Gualtieri è arrivato al capolinea", come da titolo. "Ormai si sono tutti convinti, dal Quirinale a Palazzo Chigi, dalla Banca d'Italia alla Bce, che a dover saltare giù dal Governo per manifesta incapacità è il professore associato di storia contemporanea oggi facente funzione di ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri".

 

Insomma, secondo Bisignani avrebbe tutti contro: Sergio Mattarella, Giuseppe Conte, banche ed istituzioni. "È di tutta evidenza che non può essere Gualtieri a gestire le risorse europee del Recovery Fund tanto che è pronto dopo vari colloqui informali, il nome del successore". Si tratta di Fabio Panetta, "oggi nel comitato esecutivo della Bce e già dg di Banca d'Italia che sarebbe stato preferito a Carlo Cottarelli, considerato ormai consunto e in continua trance mediatica, e a Guido Tabellini, già rettore della Bocconi".

 

Bisignani sottolinea poi che resta da comprendere quando avverrà l'avvicendamento e se avverrà per mezzo di un rimpasto. E ancora, si interroga su chi uscirà allo scoperto chiedendo la testa di Gualtieri: "Mattarella? Conte? Zingaretti? D'Alema, suo primo sponsor?". Insomma, secondo Bisignani per il pesantissimo cambio è soltanto questione di tempo: Gualtieri, conclude, farà il semplice deputato oppure verrà spostato in un dicastero minore, quest'ultima ipotesi ovviamente in caso di un corposo rimpasto (ipotesi sulla bocca di tutti per settembre, dopo il voto alle regionali).

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