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Rimpasto, Matteo Renzi esce allo scoperto: "Portare la crisi in aula". Obiettivo, cambiare premier?

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Un anno fa di questi tempi Matteo Renzi era impegnato a promuovere la nascita del governo Pd-M5s guidato da Giuseppe Conte. Oggi l’ex premier non è tanto convinto che i giallorossi siano in grado di arrivare a fine legislatura. “Se ce la farà? Non lo so, non ho la palla di vetro”, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera. “Il governo va avanti se fa le cose giuste per il paese - ha aggiunto l’ex rottamatore - al momento opportuno, quando il premier vorrà chiedere la nostra opinione, non ci tireremo indietro”.

 

 

Renzi ha affrontato anche le indiscrezioni secondo cui lui sarebbe uno di quelli che sta chiedendo il rimpasto: “Non lo chiedo io. E comunque un premier non cambia ministri come un sindaco cambia gli assessori. Se si apre una crisi, anche gestita noi ci siamo e diamo una mano perché è chiaro a tutti che questa legislatura deve arrivare al 2023 e eleggere il successore di Sergio Mattarella. La palla è nelle mani di Conte. Alla ripresa dei lavori ci farà sapere come intende procedere”. Poi Renzi non ha risparmiato una mezza polemica con il premier, secondo cui un eventuale vaccino per il Covid non dovrebbe essere obbligatorio: “Con tutto quello che abbiamo passato, se arriva il vaccino che facciamo? Lasciamo la libertà di scelta e chiudiamo tutti in casa altri tre mesi? Se si arriverà al vaccino, per me è scontato che dovrà essere obbligatorio. Altrimenti che senso ha?”. 

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