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Roberto Maroni, bomba sulle elezioni: "Finiranno 5-1 per il centrodestra". Governo Conte a casa il giorno dopo?

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I sondaggi sulle elezioni regionali del prossimo 20 e 21 settembre prevedono un 4-2 a favore del centrodestra che sarebbe l’ennesimo colpo durissimo ai giallorossi, e in particolare al Pd che si sta svendendo in tutti i modi possibili pur di non far vincere gli avversari. Roberto Maroni è però ancora più ottimista dei sondaggi: “Direi che la Puglia e le Marche sono quelle in cui potrebbe esserci la vittoria, io penso che finirà per un 5-1 per noi”. Quindi l’ex governatore della Lombardia ritiene possibile anche un trionfo in Toscana, dove in realtà la sfida si preannuncia molto difficile: un po’ come in Emilia Romagna, che però era ben amministrata da Stefano Bonaccini e questo ha fatto la differenza per la sua conferma. Stavolta la regione rossa può cadere, anche se Susanna Ceccardi ha diversi punti da recuperare ad Eugenio Giani.

Maroni dà ovviamente per scontate le vittorie di Luca Zaia e Giovanni Toti rispettivamente in Veneto e in Liguria, mentre c’è grande ottimismo per Francesco Acquaroli nelle Marche: l’uomo di Giorgia Meloni è davanti di 6-8 punti nei sondaggi. Sfida aperta invece in Puglia, dove Raffaele Fitto può credere nel colpaccio: con il governatore uscente Emiliano si prevede un combattuto testa a testa. L’unica regione in cui il centrodestra sembra partire già battuto è la Campania, dove Vincenzo De Luca - che tra l’altro è del Pd solo tecnicamente, ma è assolutamente distante dai dem e addirittura disgustato dai 5 Stelle - non sembra lasciare la minima speranza a Stefano Caldoro, con quest'ultimo che ha oltre 10 punti di svantaggio. Dovesse finire 4-2, il centrodestra potrebbe vantarsi dell’ennesimo successo e soprattutto avrebbe la conferma che gran parte del paese reale è dal suo lato: in caso di 5-1, invece, le crepe nei giallorossi potrebbero trasformarsi nella caduta immediata del governo

 

 

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