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Quirinale, Marcello Sorgi: patto tra Di Maio e Zingaretti, un Pd al Colle in cambio del governo

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Un accordo tra Pd e M5s sulla legge elettorale con vista sul... Quirinale. Ne è convinto Marcello Sorgi, editorialista di punta della Stampa, che svela cosa c'è il patto (con accelerazione improvvisa) sul proporzionale. L'ex leader dei grillini (con ambizioni di tornare ad esserlo a breve) ha dato la sua parola al segretario Nicola Zingaretti e non dovrebbero esserci problemi, visto che "a votare saranno nuovamente i parlamentari, per definizione governisti e storicamente favorevoli al proporzionale, il sistema che consente a M5S di raccogliere il massimo dei voti e di tenersi le mani libere", nota Sorgi allontanando le insidie dal primo voto in Commissione.

 

 

L'iter della riforma elettorale, come spesso accade, è propedeutico al ritorno alle urne ma questa volta dem e 5 Stelle potrebbero voler fare le cose con calma, "dato che se passa il referendum costituzionale, cosa molto probabile - scrive Sorgi -, la prossima volta ci sarà un terzo di parlamentari in meno, e la maggioranza è comunque decisa ad arrivare alle elezioni presidenziali, in calendario per il febbraio 2022". La data è fatidica: la votazione del nuovo presidente della Repubblica che succederà a Sergio Mattarella, "Al fondo - spiega Sorgi -, questo è il vero motivo che spinge Zingaretti a rinsaldare l'alleanza con Di Maio, nella speranza di estenderla alla maggior parte del Movimento: puntare a un accordo blindato sul Quirinale, che preveda che a Mattarella possa succedere un Pd o comunque un candidato scelto dal Pd, in cambio della possibilità per i pentastellati di tenersi la guida del governo".

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