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Giuseppe Conte, Renato Brunetta lo archivia: "Va avanti con il cu***, ma nella vita non può essere sempre così"

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Le Regionali del 21 settembre e il referendum per il taglio ai parlamentari: il governo giallorosso deve fare i conti con due ostacoli non da poco. "Giuseppe Conte è come Gastone è andato avanti con il c**o. Ma nella vita, come si dice, c'è il feu rouge e il feu vert", esordisce Renato Brunetta senza mezzi termini a colloquio con Augusto Minzolini, secondo quanto riportato in un retroscena su Il Giornale. Il deputato di Forza Italia, nonché strenuo sostenitore del "no" alla sforbiciata grillina alle Camere, non ha dubbi: "Finora a Conte è andata bene, ha colto l'attimo per incrociare solo semafori verde, ma se incapperà in un semaforo rosso non gliene andrà più bene una". Un segnale il premier deve averlo avuto anche qualche giorno fa, quando sul decreto Covid si è salvato per il rotto della cuffia con diversi esponenti M5s che hanno voltato le spalle all'esecutivo di cui fanno parte.

 

 

Insomma, per Conte e compagni l'agguato è dietro l'angolo. Una considerazione simile arriva anche dal Partito democratico, dove il retroscenista del Giornale ha intercettato Fausto Raciti: "La fortuna di Conte-Gastone ormai è rinomata, il problema è che noi abbiamo Zingaretti-Paperino. Solo che a differenza di Paperino, Nicola non è sfortunato, lui gli spigoli dove sbattere la testa se li va proprio a cercare. Basta pensare alla tirata in favore del Sì sul referendum. Motivo per cui se ci sarà una sconfitta sonora il 21 settembre non investirà Conte-Gastone, che, com'è pure nel carattere del personaggio di Disney si è già defilato, ma Zingaretti-Paperino". E la sconfitta è già data per scontata dai sondaggisti. Ragione questa per cui il presidente del Consiglio si starebbe guardando intorno. Secondo un retroscena di Pietro Senaldi, infatti, il premier avrebbe già pensato a un partito tutto suo. Anche questo un modo per proteggersi le spalle.

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