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Silvio Berlusconi con il coronavirus, Alberto Zangrillo: "Bollettino, paziente a rischio. Ecco perché l'abbiamo ricoverato"

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Alberto Zangrillo si è presentato davanti ai microfoni della stampa per il primo bollettino su Silvio Berlusconi, ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano dopo essere risultato positivo al coronavirus. Il professore ha chiarito che il Cav non è intubato, respira autonomamente e i parametri sono rassicuranti, al punto da dichiararsi “assolutamente ottimista” per i prossimi giorni. “La storia è iniziata il 2 settembre, quindi 48 ore fa - ha chiarito - quando il presidente è stato sottoposto ad un tampone programmato perché aveva soggiornato in luoghi che erano risultati endemici. Lo avevo definito un soggetto asintomatico, privo di rilievi clinici significativi. Nelle ore successive Berlusconi ha lavorato, non si è risparmiato e ho ritenuto di fare una visita normale, dalla quale è emerso un blando coinvolgimento polmonare che mi ha consigliato il ricovero ospedaliero”. Quindi nel giro i 48 ore l’ex premier 83enne ha accusato qualche sintomo: “Il soggetto è divenuto paziente che si può definire a rischio per l’età e per le patologie pregresse che sono a tutti note. Allo stato attuale la situazione attuale è tranquilla e confortante, abbiamo optato per il ricovero perché è il moto migliore per attuare la sorveglianza e un’adeguata e tempestiva aggressione terapeutica”. 

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