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Silvio Berlusconi, indiscrezioni dal San Raffaele: "Le prossime 48 ore saranno decisive". Il Cav non ha visto Milan-Monza

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Le condizioni di Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele di Milano per coronavirus, sono avvolte dal massimo riserbo. Ieri, domenica 6 settembre, un rapido bollettino di Alberto Zangrillo, che ha parlato di "situazione delicata" pur confermando "l'ottimismo espresso alla vigilia". Qualche informazione in più arriva dal Corriere della Sera, che in un retroscena, in premessa, dà conto di una risposta inattesa data dal leader di Forza Italia a un parlamentare entrato in contatto con lui: "Milan-Monza? Devo dirti la verità, non ho visto la partita in televisione", ha risposto il Cavaliere. Risposta davvero irrituale: la passione per il calcio di Berlusconi è arcinota, figurarsi per il suo Monza contro la sua vecchia squadra.

 

Una risposta che in parte fa anche riflettere. Il punto, aggiunge il Corsera, è che il Cav ha cambiato il registro dei suoi pensieri rispetto all'ingresso al San Raffaele, quando pensava soltanto ad uscirne il prima possibile: "Ho capito che devo affrontare questa situazione con serietà e che devo riposare il più possibile. Senza perdere di vista il mio mondo e nemmeno la politica, è quello che ho intenzione di fare. Solo così uscirò da qua al più presto", ha aggiunto rivolgendosi allo stesso parlamentare. 

 

Il quotidiano di Via Solferino, inoltre, fa sapere quanto filtra dal San Raffaele: oggi e domani saranno due giorni importanti per comprendere il suo decorso, perché sono i giorni che concludono la cosiddetta "fase uno" dell'infezione polmonare. Superarli senza traumi sarebbe un traguardo decisivo, anche se non Berlusconi non potrebbe ancora essere dichiarato fuori pericolo. Per quello, il traguardo è fissato tra sette giorni a partire da oggi, quelli che mancano, appunto, per poterlo dichiarare inequivocabilmente "fuori pericolo".

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