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Silvio Berlusconi, retroscena dopo il referendum: "Il canto delle sirene". Pd e Italia Viva tentano gli onorevoli di Forza Italia

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Se Matteo Salvini dovesse riuscire a strappare alla maggioranza altri grillini i gruppi parlamentari di Forza Italia sarebbero sottoposti al canto delle sirene da un parte di Renzi, dall'altra di Calenda, senza tralasciare i rapporti privilegiati che da un anno lo stesso premier coltiva in Parlamento. Certo, poi, le cose possono anche cambiare. Le differenze programmatiche tra piddini e grillini sono all'ordine del giorno e potrebbero essere un deterrente per molti berlusconiani. Questo squilibrio potrenne impedire il loro ingresso in maggioranza. Ingresso che andrebbe a controbilanciare l'uscita dalla maggioranza di alcuni grillini verso lidi leghisti.

 

 

Queste elezioni, scrive Il Giornale, hanno dimostrato che pure il centrodestra deve ripensarsi, ristrutturarsi o magari dar vita ad altro. È obbligato a farlo da una parte per il più che probabile ritorno al proporzionale.  "Noi", è l'appello di Gianfranco Rotondi, "dobbiamo uscire dal ghetto, ma non per andare con Conte visto che il rischio di elezioni non c'è più, ma per immaginare qualcos'altro". Il risultato delle Regionali combinato con il risultato del referendum e l'approdo al proporzionale, potrebbe avere come conseguenza anche una diaspora nell'area moderata del centrodestra. De Luca e, soprattutto, Emiliano hanno vinto mettendo in campo pezzi di gruppi dirigente e di elettorato che una volta appartenevano proprio al centrodestra.

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