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Calabria, il nuovo commissario Eugenio Gaudio "è indagato". Doppio guaio per Conte e Speranza, Gino Strada: "No al tandem"

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La Calabria fa perdere la faccia al governo di Giuseppe Conte. A poche ore dalla scelta del nuovo commissario per la Sanità Eugenio Gaudio, il terzo nel giro di una manciata di giorni dopo il siluramento di Saverio Cotticelli e le dimissioni imposte dal ministro della Salute Roberto Speranza al suo sostituto Giuseppe Zuccatelli, ecco un nuovo colpo di scena: secondo quanto riportato dal quotidiano Domani, l'ex rettore dell'Università La Sapienza di Roma Gaudio aveva ricevuto l'avviso di conclusione indagine ed era stato interrogato nell'ambito di una inchiesta avviata nel 2019 dal Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro e dalla pm Raffaella Vinciguerra. L'ipotesi di reato nei confronti di Gaudio (coinvolto insieme ad altre 65 persone) è quello di "concorso in turbativa". Le indiscrezioni dalla Procura parlano di archiviazione, ma il solo fatto di aver scelto tra tanti candidati quello di un indagato è motivo serio di imbarazzo politico per il ministro Speranza (già accusato di aver imposto Zuccatelli in quanto suo compagno di partito di LeU) e per il Movimento 5 Stelle.

 

 

 

Proprio i grillini devono poi incassare un secondo smacco. Dopo aver proposto Gino Strada, fondatore di Emergency, come commissario ed essersi dovuti accontentare di un suo ruolo da collaboratore esterno, ecco il nuovo terremoto: "Apprendo dai media che ci sarebbe un tandem Gaudio-Strada a guidare la sanità in Calabria - è il commento dello stesso Strada -. Questo tandem semplicemente non esiste. Sono abituato a comunicare quando faccio le cose - a volte anche dopo averle fatte - quindi mi trovo a disagio in una situazione in cui si parla di qualcosa ancora da definire". Non nega la possibilitò di "un coinvolgimento mio e di Emergency su progetti concreti per l'emergenza sanitaria che siano di aiuto ai cittadini calabresi", ma via Facebook arriva una doccia gelata per la maggioranza. L'ennesima in poche ore.

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