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Giuseppe Conte, l'allarme di tre ministri: "Rimpasto? Deve dimettersi e salire al Quirinale: lì, tutto è possibile"

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Giuseppe Conte ha capito che le voci di rimpasto costruite e lasciate circolare dalla maggioranza giallorossa non sono un bluff. Lo scrive Annalisa Cuzzocrea su La Repubblica, secondo cui il premier avrebbe preso coscienza che la voglia di mettere mano alla squadra di governo ormai accomuna Pd, M5s e Italia Viva. Non a caso giovedì 26 novembre a Palazzo Chigi si è visto Matteo Renzi, che ha varcato la soglia per la seconda volta in un mese dopo anni di assenza: un segnale rilevante dal punto di vista politico, anche se il rimpasto non avverrà subito ma probabilmente dopo l’approvazione della manovra.

 

 

In questo lasso di tempo Conte si starebbe preparando a uscirne il più possibile pulito: secondo Repubblica per evitare una crisi di governo la cosa migliore sarebbe che i ministri più controversi si dimettano. Questo discorso riguarda soprattutto Paola De Micheli e Nunzia Catalfo, ma anche Stefano Patuanelli, che occupa la posizione al ministero dello Sviluppo che è particolarmente ambita da Andrea Orlando, vicesegretario del Pd e considerato sicuro entrante nella squadra di governo.

Però alcuni ministri - tre, per la precisione - hanno lanciato un allarme a Repubblica: “Non è pensabile fare un rimpasto del genere senza passare per una crisi”. Secondo loro Conte dovrebbe dimettersi, salire al Colle e a quel punto tutto potrebbe succedere, anche se il patto dei giallorossi sembra essere piuttosto solido. “Una crisi aperta davanti al Parlamento - scrive la Cuzzocrea - è per il premier un incubo da scacciare. Per questo chiama tutti, parla con tutti. Ci sono stati contatti anche con Bettini, dopo le sue parole sul rimpasto, considerate però alla stregua di un consiglio, non come un atto ostile. L’ostilità è altrove secondo Conte, per questo deve pesare ogni mossa”. 

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