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Mes, Claudio Borghi: “Dai 5 Stelle l'inganno più spregevole”, ecco cosa vogliono fare davvero con Conte

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Claudio Borghi è da sempre in prima linea contro il no al Mes, in questi giorni più che mai. In particolare l’economista della Lega è in attesa di capire che cosa deciderà di fare il Movimento 5 Stelle: Vito Crimi e i vertici hanno tutta l’intenzione di “calare le braghe”, per stessa ammissione del grillino Fabio Berardini. Il quale ha ricordato che “nel nostro programma volevamo cancellare il Mes, anche Beppe Grillo ha confermato che è uno strumento inutile e da smantellare”, eppure il M5s si prepara a votare sì alla riforma: “Tutto questo perché i vertici hanno paura di perdere il giochino e il loro posto al sole al governo. Voterò contro l’approvazione e spero che ci siano altri colleghi ad avere lo stesso coraggio, pur rischiando di non essere ricandidati e di perdere la poltrona”.

I 5 Stelle sono però ridotti in tanti pezzetti che la pensano diversamente: ad esempio Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato, è perfettamente in linea con i vertici del Movimento. Ed è proprio lui ad aver fatto perdere la pazienza a Borghi, dichiarando che voterà “mandato pieno a Giuseppe Conte” per “confermare la decisione di modificare il Mes, non certo di attivarlo. Di quello l’Italia non avrà mai bisogno”. Il deputato leghista però teme che si tratti soltanto di un’altra bugia: “Di tutti gli inganni possibili il ‘votiamo la modifica ma non lo attiviamo’ è il più spregevole”. 

 

 

 

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