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Matteo Renzi al Senato durissimo contro Giuseppe Conte: "Lei non sa fare politica. Un provinciale pronto a tutto per la poltrona"

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Nel giorno della fiducia al Senato, cercata disperatamente da Giuseppe Conte, arriva il momento dell'attesissimo intervento in aula di Matteo Renzi, leader di Italia Viva e artefice della crisi di governo in atto. "Una crisi incomprensibile - esordisce l'ex premier -? Le dico guardandola negli occhi che cosa ci ha portato ad allontanarci dal governo. Il suo non è il governo migliore del mondo. Per la tragedia in corso, pensiamo ci sia bisogno di un governo più forte. Noi non pensiamo che davanti alla tragedia che questo paese sta vivendo possa bastare la narrazione del: gli altri paesi ci copiano, siamo un modello", ha picchiato durissimo, sin dal principo, Renzi.

"Mentre la crisi istituzionale non si è ancora aperta, perché lei non si è dimesso, ci sono tre gravissime crisi in atto", ha ripreso il leader IV, che ha poi citato una crisi economica; poi sanitaria, "abbiamo il peggior rapporto tra popolazione e ricoveri". Terzo punto, una crisi educativa e scolastica. "Noi abbiamo chiesto di aprire un dibattito in Parlamento. Lei ha scelto un arrocco istituzionale che spero sia utile per il governo ma temo sia dannoso per le istituzioni. Mi ha chiesto chiarezza? Dice che i cittadini non capiscono? Non capisco neanche io, è una persona intelligente. Da mesi in quest'aula le chiediamo una svolta - lo ha incalzato -. A maggio, sulla sfiducia ad Alfonso Bonafede ci ha chiesto un gesto di responsabilità: noi la abbiamo seguita. Mentre sul Recovery Plan, a luglio, non siamo stati seguiti. La bozza è arrivata a dicembre, indecente: abbiamo detto che non era neppure il caso di parlarne", ha ricordato Renzi, rispedendo le accuse mosse da Conte nei suoi confronti al mittente.

E ancora, "a settembre Italia Viva ha chiesto un cambio di passo. Salto di qualità". Dunque, Renzi si è speso in un lungo elenco con tutte le richieste avanzate al premier e che, a suo giudizio, sono state eluse, ignorate. "Forse siamo stati fin troppo pazienti. Dobbiamo dirci le cose in faccia: dice che non è il momento di una crisi? Lo dicono anche i miei amici al bar, la comunicazione è passata. Ma questo è il momento per guardarsi dentro fino in fondo e decidere: ora o mai più si può fare una discussione. Chi dice che durante la pandemia non si può parlare di politica, nega la possibilità di occuparsi del bene comune. Ora ci giochiamo il futuro, non tra sei mesi".

"Se non investiamo ora sulla scuola o sulla sanità saremo maledetti dai nostri figli", ha ripreso il fu rottamatore. "Faccia un passo in avanti, non riduca la politica a una mera distribuzione di incarichi". E ancora, l'attacco si fa personale: "Con rispetto, credo che a lei presidente manchi la gavetta politica. Le manca l'esperienza, le vittorie e le sconfitte. Non ci si può ridurre a dare poltrone per avere una maggioranza". Urlando, Renzi ha aggiunto: "Capisco che fate fatica ad accettarlo, ma dovreste avere rispetto per chi abbandona una poltrona in cambio di un'idea", afferma riferendosi al passo indietro di Teresa Bellanova ed Elena Bonetti. "Quando questo gesto nobile è oggetto di ironie, stiamo perdendo la realtà. Lei ha fatto l'opposto: pur di restare al governo, ha cambiato tre maggioranze. Ha governato con Matteo Salvini, ha firmato i suoi decreti. Poi è diventato europeista. Ora si accinge alla terza maggioranza diversa. Ma ci risparmi la frase l'agenda-Biden è la mia agenda dopo aver detto lo stesso su Trump. Non sia provinciale, lei rappresenta l'Italia - ha brutalizzato Conte -. Se prima rivendica il sovranismo, lei poi non può fare il leader anti-sovranista. Signor presidente, lei non può cambiare le idee per tenere la poltrona. Abbia il coraggio di fare una cosa diversa, racconti che c'è uno spazio per tutti noi", ha aggiunto Renzi.

"Sento dire che non posso parlare perché non ho il consenso. Perché ho il 2%: questo è segno della definitiva trasformazione della politica in reality show. Ma la politica non si fa con i sondaggi", ha sottolineato l'ex premier. "Chi è irresponsabile? Chi le chiede di parlare di politica o chi dice no ai soldi per la sanità con la stessa forza con cui diceva no ai vaccini e al Tav". Riferendosi al voto, Renzi ha aggiunto: "Vediamo se avrà la maggioranza" al Senato. "In passato ci sono stati dei governi che non la hanno avuta". Dunque, al Pd: "Se volete chiacchiere astratte sui grandi temi, fatela. Se volete rispondere agli italiani, fate presto. Vi auguro che sia maggioranza, di sicuro sarà raccogliticcia. Ma fate presto". "Mi auguro che nelle prossime settimane lei metta al centro le idee, non le poltrone: l'Italia, in questo momento, non si merita questo spettacolo indecoroso", ha concluso Renzi.

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