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Matteo Renzi, il retroscena di Augusto Minzolini: "Quella poltrona ti interessa?", l'offerta arrivata da Palazzo Chigi

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Il premier Giuseppe Conte ha dimostrato di vedere e interpretare la politica come uno scambio. A testimoniarlo è stato anche Matteo Renzi. Nel corso di uno dei rarissimi incontri con il premier a Palazzo Chigi, durante questi giorni di crisi, gli è stato chiesto: "Ma a te un incarico internazionale ti interessa o no?". La risposta, come rivelata anche dall'ex premier nel suo discorso di ieri, martedì 19 gennaio, al Senato, è stata un diniego. Un netto rifiuto che ha complicato i piani di Conte, ma che non li ha fatti fallire del tutto visto che il premier è riuscito ad arrivare a quota 156 in Senato raggiungendo la maggioranza relativa.

 

 

Ma l'attuale maggioranza, priva di Italia Viva, manca di "un progetto politico all'altezza e rischia di arenarsi nel giro di pochi mesi. Del resto tutti gli esecutivi di minoranza, a parte il governo Andreotti della solidarietà nazionale basato sulla non sfiducia del Pci, hanno avuto vita breve", ricorda Augusto Minzolini sul Giornale. Renzi però non ha voluto rischiare di votare no alla fiducia a Conte per paura di perdere qualcuno dei suoi senatori. "Renzi avrebbe dovuto farlo cadere ora. Perché quello nei prossimi giorni userà il Potere per sfilargli i suoi. Gli proporranno perdono e indulgenza totale per rientrare nel Pd. Poi magari non gli daranno nulla nemmeno il posto in lista", osserva il leghista Stefano Candiani .

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