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Salvini, Meloni e Tajani da Mattarella: "Per noi c'è solo il voto anticipato, il centrodestra è maggioranza nel Paese"

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"Sciogliere le camere e tornare al voto". È questa l'unica richiesta del centrodestra al presidente Sergio Mattarella. La delegazione guidata da Matteo Salvini per la Lega, Giorgia Meloni (in stampelle) per Fratelli d'Italia e Antonio Tajani per Forza Italia in rappresentanza di Silvio Berlusconi sono saliti al Colle nell'ultimo giorno di consultazioni e dopo il confronto è stato Salvini, fogli di appunti in mano, a fare un brevissimo punto davanti ai giornalisti. "Il centrodestra è maggioranza nel paese e governa 14 regioni su 20 - ha premesso l'ex vicepremier -, abbiamo espresso preoccupazione per la situazione sanitaria economica e sociale", aggravata da "un governo incapace nato da un accordo di palazzo". Questa crisi, sottolinea Salvini, è stata causata da "litigi, vanità e interessi personali, auspichiamo una soluzione rapida e incisiva". La posizione del centrodestra, che Salvini ha sottolineato essere stata condivisa "da tutti i suoi esponenti", è quella di chiedere  "lo scioglimento delle camere e il ricorso alle elezioni", per offrire agli italiani "la possibilità di un governo coeso con un programma comune condiviso dagli elettori e una maggioranza forte in grado di affrontare i gravi problemi della nazione".

"Abbiamo altresì confermato piena disponibilità - prosegue Salvini - a collaborare a provvedimenti necessari al Paese, dal Recovery plan alla campagna per i vaccini, dai ristori ai rimborsi per famiglie e imprese. Diciamo no alla riedizione della stessa maggioranza che tiene in ostaggio il Paese da settimane, peraltro ancora più debole perché garantita da singoli voltagabbana". Rimettendosi con fiducia alle decisioni del presidente, Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia escono da queste consultazioni dando l'impressione di essere l'area politica più compatta di tutto il Parlamento. E non è poco.
 

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