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Dario Franceschini, appello al M5s: "Ripensateci su Draghi". Claudio Borghi: "Voleva il Quirinale, non conta nulla"

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Veniva indicato come possibile nuove premier giallorosso al posto di Giuseppe Conte. Ma niente da fare. Viene tutt'ora indicato come possibile prossimo presidente della Repubblica: di possibilità ce ne erano poche, ora sono ancor meno. Il protagonista? Dario Franceschini. E il piddino, ora, fa il punto politico in un'intervista all'Huffington Post, dove in primis fa il punto sulle prime parole di Mario Draghi da premier incaricato: "Parole che confermano la sua storia, sia in termini di convinto europeismo sia sotto il profilo del rispetto della democrazia parlamentare e dei partiti. E questo è molto importante perché non ci sarebbe nulla di peggio che una contrapposizione tra tecnici e politici. Ovvero di tecnici che arrivano a salvare il paese perché la politica ha fallito", spiega Fraceschini.

 

Si passa poi alle parole di Beppe Grillo, che ha chiesto che il M5s chiuda a Draghi. E Franceschini si rivolge ai grillini, chiedendo di cambiare idea: "Io sono fiducioso che la riflessione renda possibile domani, ciò che oggi appare complesso, come insegna proprio l’esperienza del governo giallorosso. Ricordo che il governo Conte è nato proprio contro l’avventurismo e per riportare l’Italia su una linea europeista. Io oggi dico agli amici dei Cinque stelle - rimarca il piddino -: attenti, di fronte a problemi ancora più gravi a non rovesciare le parti; attenti, di fronte a un richiamo come quello di Mattarella e alla disponibilità di una personalità come Draghi a non produrre un esito paradossale: la maggioranza che si spacca e la destra disponibile per senso di responsabilità".

 

Un appello, quello del ministro della Cultura uscente agli "amici grillini", che scatena Claudio Borghi. Appello sospetto, già: senza di loro, le velleità quirinalizie di Franceschini sono letteralmente pari a zero. Per eleggerlo, o quantomeno per eleggere un presidente di comune accordo, M5s e Pd devono per forza stare nella stessa maggioranza. Altrimenti, impossibile ipotizzare delle convergenze. Ed è su queste basi che il leghista Borghi rilancia su Twitter l'intervista di Franceschini, condita dal commento: "Questo voleva fare il presidente della repubblica ma purtroppissimo s'è svegliato e non conta più nulla... peccato". Ferocissimo.

 

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