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Mezz'ora in Più, passeggiata per Giuseppe Conte dopo il colloquio con Beppe Grillo: "Abbiamo riflettuto"

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"Con Grillo qualche riflessione in vista della consultazione, ma lasciamo che siano i responsabili del Movimento a parlare. Su Draghi non mi fate esprimere commenti, io gli auguri al presidente incaricato li ho già fatti. Grazie". Così Giuseppe Conte durante una passeggiata dietro Palazzo Chigi parlando con i giornalisti nel suo probabilmente ultimo week-end da presidente del Consiglio in carica. L'avvocato del popolo, a sorpresa, ieri è uscito dal suo ufficio per una passeggiata tra la gente, prima che i cinquestelle vedessero Draghi per le consultazioni del nuovo governo. L'incontro di Conte tra la gente dietro Montecitorio è andato in onda a Mezz'ora in più, il talk domenicale di Lucia Annunziata in onda su Rai Tre.

 

 

 

Il premier è stato cercato e omaggiato da alcuni cittadini che hanno voluto stringergli la mano e complimentarsi. "Ragazzi così però facciamo assembramento, non possiamo farlo", ha esclamato a chi gli voleva stringere una mano o fare qualche selfie. Alla domanda della giornalista Rai ad uno dei fan del premier se vorrebbe Conte leader del Movimento o della coalizione di centrosinistra, la risposta è stata: "Io sì, anche al Campidoglio lo vorrei", ha risposto un fan del premier. Conte ha ringraziato e sorridendo ha esclamato, "vabbè dappertutto non posso stare. Non esageriamo", andando via ringraziando e sorridendo.

 

 

 

Nel frattempo continuano le trattative per la formazione del nuovo governo e il nome di Conte è stato fatto come papabile ministro: si è parlato della Farnesina e anche della Giustizia. Il premier però, sfumata l'idea di fare un partito personale, sta ora guardando alla Nato, i cui vertici scadono fra pochi mesi. La stessa poltrona a cui ambisce Matteo Renzi e su cui lui stesso, in uno dei tanti colloqui, lo aveva sondato. Per l'avvocato del popolo puntare alla carica di segretario generale della Nato oltre che un incarico di prestigio, sarebbe anche una manovra per togliersi una soddisfazione con il "nemico" Renzi.

 

 

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