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Mario Draghi, la "potentissima" del banchiere in corsa come sottosegretaria a Palazzo Chigi: ecco chi è

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Bocca cucita per Mario Draghi. Non una parola su nomi, ministri e poltrone. "Nessuno ha ancora ricevuto una sola telefonata - ha detto un ex ministro del Pd - si sa solo che Salvini e Di Maio vorrebbero entrare al governo ma non si sa cosa ne pensi Draghi". Nessuna certezza neanche sulla composizione del team del banchiere: non si sa se ci saranno solo tecnici o anche politici per esempio. Intanto impazza il totoministri: oggi spunta un nome nuovo, quello di Alessandra Dal Verme, ispettore generale per gli affari economici del Mef. Lei, esperta di programmazione economica, potrebbe ottenere - come scrive il Corriere della Sera - un ruolo strategico nell'attuazione del Recovery plan, magari come sottosegretaria alla presidenza del Consiglio.

 

 

 

Fra le poche certezze, al momento, ci sono Daniele Franco all'Economia e Marta Cartabia alla Giustizia. Il primo, in particolare, è direttore generale di Bankitalia e uomo di fiducia di Draghi, con cui ha lavorato a stretto contatto in passato. Per lui, però, potrebbe essere disponibile anche la poltrona di sottosegretario alla presidenza del Consiglio.  Sul ministero dell'Economia, comunque, si starebbe pensando a due ipotesi: uno spacchettamento utile a dividere la riforma fiscale da tutti gli altri provvedimenti, oppure l’interim di Draghi e due viceministri d’area.

 

 

 

D'accordo col Quirinale, poi, il premier incaricato sceglierà a chi affidare diversi ministeri strategici: l'Interno, la Difesa, la Giustizia e gli Esteri. Al Viminale potrebbe essere confermata Luciana Lamorgese, alla Giustizia potrebbe andare l'ex presidente della Consulta, agli Esteri potrebbe rimanere Luigi Di Maio o, in alternativa, ci sarebbero Elisabetta Belloni, segretario generale del ministero degli Esteri, e Marta Dassù. Per la Difesa, invece, non sarebbero emerse candidature forti.
 

 

 

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