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Andrea Marcucci, la (mezza) resa ad Enrico Letta: "Mi dimetto. Ora votiamo Simona Malpezzi come capogruppo"

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Andrea Marcucci ha deciso di farsi da parte e di indicare Simona Malpezzi come capogruppo di Palazzo Madama. L’amico di Matteo Renzi lo ha già comunicato a Enrico Letta, che aveva chiesto di sostituire i capigruppo di Camera e Senato con due donne ritenendo “irricevibile” a livello europeo che il Pd avesse solo uomini nei ruoli più importanti. Per più di qualcuno, però, dietro tale richiesta si nasconderebbe la vendetta nei confronti di due capogruppo di epoca renziana. “I senatori riformisti che mi hanno chiesto di ricandidarmi - ha dichiarato Marcucci in conferenza stampa a Palazzo Madama - hanno già aderito a questa scelta. Spero lo faccia tutto il gruppo”. 

D’altronde Simona Malpezzi è comunque vicina a Base riformista, quindi per Letta si tratta di una mezza vittoria. E comunque il nuovo segretario ha dovuto incassare le frecciate di Marcucci: “Credo che sia sbagliato derubricare la questione di genere chiedendo ai due capigruppo di farsi da parte. Il metodo non mi piace e la soluzione non la considero una soluzione, ma penso si debba partire dall’esempio”. In questo modo il renziano ne è uscito pulitissimo, tra l’altro ha già messo in chiaro di non ambire ad un ingresso nel governo al posto della Malpezzi, che è sottosegretaria ai Rapporti al Parlamento. 

“Non ho intenzione di lasciare il gruppo né di lasciare il partito. Non chiedo ruoli per me”, ha messo in chiaro Marcucci che poi ha aggiunto: “Svolgere il compito di presidente del gruppo comporta grandi onori ma anche oneri, ti limita la libertà e questo l'ho sofferto in qualche passaggio, ogni tanto qualcosa mi è scappato ma sempre con spirito costruttivo. Ora riacquisto libertà di svolgere un ruolo politico nel Pd”.

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