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Luigi Di Maio, il retroscena: "Lavora per formare un nuovo governo". All'ombra del Quirinale

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Le manovre di Luigi Di Maio all'ombra del Quirinale. Il retroscena del Corriere della Sera non regala altri dettagli, se non una frase sibillina e fondamentale per capire il clima "balcanico" che si respira dentro il Movimento 5 Stelle e nel Parlamento. Un clima che inquinerà inevitabilmente anche le trattative sottobanco e difficilissime per individuare il sostituto di Sergio Mattarella

 

 

 



Proprio la tenuta del gruppone grillino è la vera chiave di volta di tutta la vicenda. "Draghi (insieme a Mattarella) è l'unico in potenza ad avere i numeri per il Quirinale - spiega il Corsera -, e nel frattempo Di Maio, come racconta una fonte autorevole, starebbe lavorando per costruire un altro governo. In quello attuale, al contrario di quanto sostiene D'Incà (ministro pentastellato dei Rapporti con il Parlamento, ndr), si fa un gran parlare della presidenza della Repubblica". E lo stesso Stefano Buffagni, considerato a lungo uno dei fedelissimi di Di Maio, nei giorni scorsi si sarebbe lasciato sfuggire una frase pesantissima: "Magari fosse Conte". "Lo disse con tale trasporto - ironizza sempre il Corriere - che non si capì se fosse davvero una speranza o un promoveatur ut amoveatur". Come dire: meglio al Colle che leader dei 5 Stelle.

 

 

 



Un piano perfetto anche per Di Maio, non c'è che dire. E un caos che sembra addirittura ridimensionare la Babele Pd, in cui si contano più candidati al Quirinale che parlamentari e che aveva fatto dire a un imbarazzato Nicola Zingaretti, ai tempi ancora segretario, che sarebbe servita l'istituzione al Nazareno di un "Ufficio iscrizioni per la candidatura al Colle" perché aveva "la fila di persone che mi chiedono di parlare solo di Quirinale".

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