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Mario Draghi replica ad Enrico Letta sulla tassa di successione: "Questo è il momento di dare soldi, non di prenderli"

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Schiaffoni di Mario Draghi ad Enrico Letta. Il premier, infatti, prende posizione contro il Pd e il suo segretario. Già, perché Letta, poco prima, per aiutare la "generazione-Covid", ossia i giovani di famiglie poco abbienti che più di tutti pagheranno il prezzo della pandemia, ha proposto nuove tasse. Nel dettaglio, come spieghiamo in questo articolo, ha proposto di innalzare la tassa di successione - già alle stelle in Italia - per chi dispone di grandi patrimoni, dal milione di euro in su e fino a una aliquota massima per i 5 milioni di euro. Tasse, solo tasse, sempre tasse.

Una ricetta, quella del Pd, respinta al mittente dal presidente del Consiglio in persona. Interpellato sulla tassa di successione, Draghi ha tagliato corto: "Non ne abbiamo mai parlato, ma questo è il momento di dare i soldi ai cittadini e di non prenderli, perché siamo ancora in un momento di recessione". Messaggio chiarissimo: i soldi, ora, si danno. Di tasse, l'Italia e gli italiani, ne devono sopportare già troppe.

Le parole di Draghi sono piovute nel corso di una conferenza stampa, dove si è anche speso sul tema della corsa al Quirinale: Trovo improprio parlare del Capo dello Stato quanto il Capo dello Stato è in carica. L’unico deputato a parlarne è il Presidente della Repubblica", ha rimarcato. 

Quindi le previsioni e le speranze del premier: "Ci aspettiamo che la nostra economia abbia un rimbalzo già in questo trimestre, le cifre di crescita di quest’anno probabilmente saranno riviste al rialzo", ha concluso Mario Draghi.

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