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Sabino Cassese: "Se Mario Draghi va al Quirinale, chi diventa premier", in punta di diritto

 Sabino Cassese

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Se Mario Draghi diventasse presidente della Repubblica alla scadenza del mandato di Sergio Mattarella e salisse al Colle, chi diventerebbe presidente del Consiglio? Renato Brunetta. Lo dice a chiare lettere a Rai Radio1, ospite di Un giorno da pecora, Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale. Intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, il giurista ha spiegato che lo scenario può apparire complicato ma “in realtà è abbastanza semplice. Il Consiglio dei ministri si dimette dando una lettera al presidente della Repubblica in carica”, ergo a Mattarella. "Certo, perché Mario Draghi non avrebbe ancora giurato. Dopo essersi dimesso dovrebbe comunicare le sue dimissioni al vicepresidente del Consiglio dei ministri. Se questo non c'è il supplente sarebbe il ministro più anziano d'età”. 

 

 

E  visto che non esiste il vicepresidente del Consiglio in questo governo, chi è il ministro più anziano che diventerebbe premier? "Io immagino il professor Renato Brunetta”, risponde Sabino Cassese. Domanda dei conduttori per chiarire la cosa una volta per tutte: "Quindi se Draghi andasse al Quirinale Brunetta diventerebbe premier pro tempore?". Proprio così. Spiega il giudice emerito "Si. E a questo punto il presidente pro tempore entrerebbe in carica, prestando giuramento”.

 

 

Rispetto alle tempistiche, si chiedono i conduttori, quanti giorni potrebbero passare perché questo avvenga? “In qualche caso i presidenti della Repubblica, per agevolare il passaggio, si dimettono per non far passare troppo tempo tra l'elezione e il giuramento. Nel momento in cui il presidente della Repubblica avrà giurato, a quel punto, il presidente supplente presenta le sue dimissioni, per una regola di cortesia istituzionale”. Insomma, in questo scenario ci sarebbero due premier dimissionari in pochi giorni. “E a quel punto Draghi farebbe partire le consultazioni per verificare se c'è la maggioranza. E così ", conclude Cassese, "abbiamo fatto un buon racconto di fantascienza". 

 

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