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Bruno Vespa e la fuga da Forza Italia: "Il partito perde 600mila euro", un colpo durissimo per gli azzurri

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Bruno Vespa ha messo in evidenza un aspetto che non è stato considerato da molti sulla fuga degli undici parlamentari di Forza Italia verso Coraggio Italia, il nuovo partito di Giovanni Toti e Luigi Brugnaro. Il partito è descritto come in fibrillazione a causa della “campagna acquisti” portata avanti dal governatore della Liguria e dal sindaco di Venezia: Silvio Berlusconi in primis sarebbe infuriato, e in in tanti all’interno di Fi pensano che dietro la fuga ci sia la mano di Maria Stella Gelmini, descritta molto vicina ad alcuni transfughi. 

 

 

La ministra ha negato tutto e ha ribadito la sua totale appartenenza al partito del Cav, che però intanto deve fare i conti con ingenti danni: “Molti pezzi si muovono sulla scacchiera - ha scritto Vespa nel suo editoriale su Il Giorno - compresa la dozzina brillante (o sporca, secondo i punti di vista) che ha depauperato Forza Italia di dodici voti e 600mila euro di contributi parlamentari all’anno passando armi e bagagli con Toti e Brugnaro”. Gli animi sono così caldi all’interno di Fi che è addirittura saltato il vertice di centrodestra sulla Comunali, che si sarebbe dovuto tenere ieri, venerdì 28 maggio. 

 

 

Sempre Vespa analizza invece i diversi momenti che stanno vivendo Matteo Salvini e Giorgia Meloni: il primo “aveva tirato per la giacca Mario Draghi all’inizio del governo” e adesso “ne è diventato il pretoriano, ringraziandone l’attività in Europa sui migranti addirittura prima che questa produca qualche effetto”; la seconda “fa una signorile ed efficace (secondo i sondaggi) opposizione in tailleur allarmando chi all’estero ne teme un possibile arrivo a palazzo Chigi”. 

 

 

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