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M5s, Lucia Annunziata convinta di un accordo politico tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo: "È emersa la classe dirigente grillina"

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Lucia Annunziata è convinta: "Alla fine Conte e Grillo troveranno un accordo. Anche perché i due, avendo personalità forti, dovevano passare da uno scontro per arrivare a un accordo. Si sono rotti un paio di piatti in testa, ma se avessero voluto rompere lo avrebbero già fatto. Ma di questa storia conta un elemento fondamentale: da persone responsabili non possono che ricucire. Un leader ha l'obbligo della responsabilità: deve costruire e non distruggere. Per questo troveranno un accordo, poi bisognerà capire di che tipo e quanto durerà". Così la conduttrice di In Mezz’ora su Rai Tre, vede la querelle Conte-Grillo.

 

 

 

La Annunziata, intervistata dal Fatto quotidiano, fa poi una analisi sulla classe dirigente attuale dell'M5s: "Indipendentemente dall'accordo, in questa storia è emersa la classe dirigente del M5S: i 7 che sono stati scelti per la mediazione sono coloro che, nei momenti decisivi, hanno preso sulle spalle il M5S. E poi ci sono due figure fondamentali, la cui importanza si nota dal silenzio, dal fatto di non spaventarsi alla prima difficoltà: sono Luigi Di Maio e Roberto Fico. Due figure totemiche: sono sembrati immobili e misteriosi, ma hanno agito in silenzio e dietro le quinte. Sono due uomini delle istituzioni, uno ministro degli Esteri, l'altro presidente della Camera, che lo rimarranno fino alla fine, indipendentemente da cosa succederà nel M5S", precisa la giornalista.

 

 

 

 

Infine una previsione sul futuro dell'ex premier: "Conte ha fatto un miracolo: un signore chiamato per fare il garante di un contratto è diventato un politico che ha tenuto insieme due coalizioni di governo. E adesso non vuole lasciare la politica dopo la defenestrazione: se sparisse, sparirebbe quello che ha fatto. Per questo vuole restare in politica. Quali saranno i primi effetti dello sbandamento del M5S? I prossimi passaggi saranno le Amministrative e l'elezione del capo dello Stato. Se il M5S si spaccherà sarà favorita la destra che darà le carte per il prossimo presidente della Repubblica. Anche questo dovrebbe spingere per l'accordo", conclude la giornalista.

 

 

 

 

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