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Antonio Maria Rinaldi, missione in Germania: "Chi ci guadagna?", la brutta scoperta sui tamponi. Cosa proprio non torna

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Otto euro contro i 3,75 euro. È questo il costo dei test rapidi italiani se confrontati con quelli tedeschi. A svelare l'ennesima vergogna ci pensa Antonio Maria Rinaldi. L'europarlamentare della Lega si è trovato all'interno di un supermercato in Germania, e non poteva credere a quanto stava assistendo: "Entrando abbiamo comprato un pacchetto con all'interno cinque test rapidi, per un'intera famiglia", ha spiegato nel filmato che condivide su Facebook.

 

 

"Prezzi modici per verificare se si è positivi al coronavirus", prosegue specificando che lo stesso prezzo in Italia non si trova. Anzi, "in Italia troviamo i tamponi a otto euro ciascuno e facendo i calcoli per cinque test verrebbe 40 euro". Da qui la domanda più che lecita che si pone il leghista: "Chi ci guadagna e pure tanto? Meditate amici". 

 

 

Ma c'è di più perché il governo tedesco ha anche deciso di concedere ai cittadini tedeschi un test rapido gratuito una volta alla settimana (due volte per insegnanti e studenti che frequentano corsi in presenza). Non solo perché in Germania il costo di un tampone molecolare arriva a costare poco più di 50 euro a fronte del nostro che tocca anche quota 90 euro. Insomma, è legittimo il sospetto di Rinaldi: chi ci guadagna in tutto ciò?

 

 

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