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Roberto Speranza "si dimetta subito". Gli insulti di Travaglio a Draghi fanno tremare il ministro: quell'applauso sospetto

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Le parole di Marco Travaglio contro Mario Draghi hanno creato un vero e proprio caso politico e c'è chi ha chiesto le dimissioni da parte di Roberto Speranza. Il direttore de Il Fatto Quotidiano infatti è intervenuto alla festa di Articolo uno sganciando dichiarazioni pesanti contro il presidente del Consiglio, giudicato come "un figlio di papà" con un curriculum "ambulante". Il giornalista inoltre ha accusato il premier di non capire "un c... né di giustizia, né di sociale, né di sanità". Il ministro della Salute, che ricopre anche il ruolo di segretario nazionale di Articolo uno, non ha preso subito le distanze, ma solamente dopo che la bufera era ormai innescata. "L'uscita di Marco Travaglio su Mario Draghi è infelice e non rappresenta certo il punto di vista di Articolo uno che sostiene convintamente la sua azione di governo", ha specificato Speranza.

 

 

 

I leghisti Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, capigruppo di Camera e Senato del Carroccio, però etichettano come "vergognoso" il fatto che la platea di un partito di governo "applauda apertamente un giornalista che insulta beceramente e volgarmente Mario Draghi". Da qui l'invito rivolto a Speranza a "riflettere sul suo ruolo". I deputati della Lega in commissione Giustizia alla Camera sostengono che "non è sufficiente la giustificazione del ministro Speranza alle parole oltraggiose che Marco Travaglio rivolge a Draghi alla festa di Articolo uno".

 

 

 

 

Lorenzo Fontana, vicesegretario del Carroccio, ritiene che l'intervento di Speranza "è quasi peggio degli insulti stessi". Il leghista lo reputa come un tentativo "per non perdere la poltrona. Infelici anche gli applausi a scena aperta dei suoi compagni che lo ascoltavano. Domandiamo a Speranza che senso abbia stare al governo se i suoi applaudono convinti agli insulti del direttore del Fatto. Si dimetta". Matteo Renzi ha espresso "solidarietà" al premier, mentre  Davide Faraone, capogruppo renziano al Senato, ha fatto notare che "è francamente inaccettabile" aver dovuto ascoltare il discorso di Travaglio "dal palco di un partito che sta al governo proprio con Draghi". 

 

 

 

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