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Matteo Salvini dopo il faccia a faccia con Mario Draghi: "Rammaricato, certe considerazioni ingenerose"

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Palazzo Chigi fa sapere che quello tra Mario Draghi e Matteo Salvini è stato un colloquio “proficuo e cordiale”. Il segretario della Lega ha sostanzialmente confermato, anche se ci ha tenuto a sottolineare il “rammarico” per le parole espresse dal presidente del Consiglio in conferenza stampa. Un chiarimento c’è stato, però Salvini ha dichiarato che “certe considerazioni sono ingenerose”, dato che “come Lega stiamo lavorando come matti per tenere insieme tutto”.

 

 

Sui vaccini l’ex ministro dell’Interno ha ribadito ancora una volta di essere “per le libertà” e di non riconoscere divisioni in “no vax e sì vax”. Il suo invito a vaccinarsi è “per tutti coloro che rischiano la vita, perché in quel caso il vaccino salva la vita. Ma nessuno mi convincerà mai che obbligare a vaccinare i bimbi di 12 anni sia una scelta utile”. Così come sul green pass Salvini non si è mosso dalla sua posizione contraria: “Se la situazione si complica bisogna correre ai ripari, ma complicare la vita a 30 milioni di italiani e a milioni di operatori economici, a mamme e papà di ragazzi di 12, 13, 14 anni francamente no. Oggi la situazione è assolutamente sotto controllo”.

 

 

Tra i tanti temi trattati con Draghi, ovviamente anche quello bollente che riguarda la riforma della giustizia: “C’è Giulia Bongiorno che sta lavorando in questi minuti - ha dichiarato Salvini - noi vogliamo risolvere. Le modiche richieste dal M5s? Noi accettiamo le proposte di Draghi, non del M5s. Perché c’è questa ossessione col M5s? Noi parliamo con il premier, Bongiorno parla con il ministro Cartabia. Noi il testo l’avremmo già approvato una volta uscito dal Cdm”.

 

 

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