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In Onda, impensabile confessione di Marcello Sorgi: "Governo militare dopo Draghi?", perché ha voluto scatenare il caos

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“Si è scatenato un putiferio per un paradosso”. Così Marcello Sorgi è tornato sull’editoriale pubblicato su La Stampa in cui ha delineato uno scenario (remoto) che riguarda la nascita di un governo elettorale, “forse persino militare”, se Mario Draghi fosse costretto a dimettersi. Ospite di In Onda, la trasmissione di La7 condotta da David Parenzo e Concita De Gregorio, Sorgi ha chiarito il suo pensiero: “Nel capoverso precedente, così come in tutto l’articolo, ho precisato che non ci sarà la crisi di governo e infatti non c’è stata sulla giustizia”.

 

 

“È evidente - ha aggiunto - che quello che scrivo dopo è un paradosso, l’ipotesi di far cadere il governo Draghi è del terzo tipo, quello dell’impossibilità”. Lo scenario tratteggiato da Sorgi era stato il seguente: “Se Draghi fosse costretto a dimettersi, Mattarella lo rinvierebbe alle Camere, mettendo i partiti di fronte alle loro responsabilità. Ma metti anche che, in un intento suicida, gli stessi responsabili delle dimissioni insistessero per mandare a casa il banchiere, al presidente della Repubblica non resterebbe che mettere su un governo elettorale, forse persino militare, come è accaduto con il generale Figliuolo per le vaccinazioni”.

 

 

In collegamento su La7, Sorgi ha poi aggiunto un’ulteriore precisazione sul semestre bianco, che comincia il prossimo 3 agosto: “Viene descritto come una specie di liberi tutti, come l’anarchia perché Mattarella non avrà più poteri, ma non è vero. Se davvero l’esecutivo dovesse andare in crisi, il presidente potrebbe mettere in piedi un governo elettorale”.

 

 

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