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Mario Draghi al Quirinale al posto di Sergio Mattarella? Rumors in Parlamento: i due nomi per la successione a Palazzo Chigi

 Mario Draghi

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Prima la riforma sulla giustizia poi il Green pass. Per Mario Draghi trovare una sintesi in questo governo dalle larghissime intese non è stato semplice e così, dopo lunghi giorni di trattative, si congeda dai partiti. Il premier, come sua abitudine, ha intenzione di tirare il fiato per 15 giorni in Umbria, a Città delle Pieve. Questa volta l'inizio del soggiorno ha un sapore tutto nuovo. L'ex numero uno della Banca centrale europea è finalmente entrato nei panni del politico e non ha alcuna intenzione di abbandonarli prima di aver concluso il suo lavoro. Quello per cui è stato chiamato. 

 

 

Non è un caso per Il Giornale se Draghi per la prima volta dopo sei mesi ha riserbato parole di elogio per i partiti della maggioranza. A domanda esplicita sull'orizzonte del suo governo, poi, Draghi si è limitato a dire che "è nelle mani del Parlamento". Ma subito dopo ha tenuto a fissare l'agenda dei prossimi mesi: fisco, concorrenza, lavoro e diritti saranno i temi caldi di settembre: "Molto è stato fatto, ma molto c'è da fare". Insomma, i rumors sul passaggio di consegne al Colle tra Sergio Mattarella e il premier sembrano ben lontani dalla realtà. 

 

 

Il presidente del Consiglio altro non vede per sé che Palazzo Chigi. Almeno fino alla fine della legislatura, cioè nel 2023. Se così non fosse, e Draghi andasse al Quirinale, sarebbero due i candidati al suo posto: il ministro dell'Economia, , nonché braccio destro del premier, Daniele Franco, o il ministro più anziano, cioè il titolare della Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Due profili, questi, che faticherebbero a tenere insieme una maggioranza tanto largo. E infatti sono giorni che il centrodestra va prendendo le distanze sulla candidatura di Draghi al Colle, sorvolando l'argomento e prendendo tempo. D'altronde, mancano ancora sei mesi.

 

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