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Luigi Di Maio e l'Afghanistan: "Bello ma preferisco la Puglia". La "frase rubata" in spiaggia: un ministro da ridere

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"Che ce dici dell'Afghanistan?". Più o meno tutta l'Italia gradirebbe sentire dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio qualcosa di chiaro e incisivo sul caos che sta sconvolgendo Kabul, visto che l'immediata presa del potere dei talebani dopo l'addio delle truppe straniere, oltre a essere uno schiaffo all'Occidente è anche una emergenza umanitaria e migratoria di gravissima portata. Ma il leader del Movimento 5 Stelle, mai troppo fortunato con le vacanze, per il momento preferisce non  muoversi da Porto Cesareo, dove è stato pizzicato in spiaggia a chiacchierare amabilmente con qualche bella bagnante e con i colleghi politici Francesco Boccia del Pd e il governatore Michele Emiliano.

 

 

 

 

Chissà se loro gli hanno chiesto qualcosa di quel tipo. Il vignettista satirico Osho, in prima pagina sul Tempo, immagina la conversazione (decisamente surreale, visto che mentre il mondo brucia Di Maio al massimo si scotta al sole) con annessa impagabile, ipotizzata risposta di Gigino in rigoroso romanesco. L'Afghanistan? "Bello ma preferisco 'a Puglia". 

 

 

 

 

 

Più serio, ma non meno urticante, il commento di Matteo Salvini, leader della Lega e compagno di maggioranza di Di Maio, su tutta questa imbarazzante vicenda: "Noi abbiamo chiesto fin da subito la convocazione delle commissioni e del Parlamento. Se c'è una situazione esplosiva, si fa una convocazione urgente anche se è il 17 agosto", chiarisce l'ex ministro degli Interni a Radio24. Quanto a Di Maio, si limita a dire: "Non commento le estati di questo o quel ministro, visto che mi hanno rotto le scatole per anni... dico solo che è doveroso che il Parlamento venga riunito se non ad ore, a giorni".

 

 

 

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