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Luigi Di Maio gestisce la crisi in Afghanistan da un lido sequestrato: la figuraccia dei "campioni della legalità" di sinistra

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Ha fatto scalpore Luigi Di Maio che “gestisce” la crisi in Afghanistan dal Togo Bay, un lido di Porto Cesareo. Il ministro degli Esteri è in vacanza e a Ferragosto è stato fotografato in riva al mare mentre discute con il governatore Michele Emiliano e l’ex ministro Francesco Boccia. "Riferirò in Parlamento il 24 agosto", ha annunciato l'esponente del Movimento 5 Stelle, scatenando le ironie e le critiche di colleghi politici e semplici italiani. Le vacanze, insomma, non possono attendere. Molti sui social si sono indignati per queste ferie, che secondo l’opinione pubblica Di Maio avrebbe dovuto interrompere per tornare alla Farnesina. Invece sta seguendo quanto sta accadendo in Afghanistan in “smart working”.

Alcuni hanno ironizzato sul fatto che Di Maio sia in vacanza durante questa crisi internazionale: “Così non può fare danni, ci penserà Mario Draghi”. Ma c'è un altro dettaglio che sta facendo discutere: come mai il ministro degli Esteri ha scelto proprio un lido che è stato posto sotto sequestro dalla procura di Lecce? Al proprietario non è stata riconosciuta la proroga della concessione demaniale e la Procura ha richiesto al giudice il sequestro del lido, che è stato accordato.

 

L’11 agosto, però, è stato emesso un provvedimento di dissequestro con facoltà d’uso per i tanti turisti che hanno prenotato per la seconda metà di agosto. E tra questi c’è proprio Di Maio, che si è presentato al Togo Bay in ottima compagnia politica.

 

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