Green Pass, il report Palazzo Chigi: "Ecco che fine ha fatto l'esercito no-vax", sospiro di sollievo per Mario Draghi

giovedì 2 settembre 2021
 Mario Draghi

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A Palazzo Chigi hanno tirato un sospiro di sollievo quando è apparso chiaro che la protesta dei no Green Pass è rimasta per lo più nel virtuale, dato che “in presenza” per bloccare i treni nelle principali stazioni italiane si sono viste pochissime persone. Questo deve far scattare alcune riflessioni: innanzitutto, quando ci sono più giornalisti e telecamere che manifestanti, significa che è stata amplificata una questione tutto sommato marginale.

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E poi va considerato che un conto è scendere in piazza, un altro è provare a bloccare i treni: i leoni da tastiera e gli appartenenti a determinati movimenti politici hanno soffiato sulla protesta, ma alla fine sul posto hanno abbandonato un manipolo di fessi senza arte né parte che si è fatto abbindolare e pensava di fare la “rivoluzione” contro la “dittatura del Covid”. Fatto sta che l’introduzione del Green Pass anche per treni, aerei, navi e per il personale scolastico è filato via senza incidenti: il Corsera scrive che da Palazzo Chigi è trapelata una certa soddisfazione per il debutto della certificazione verde.

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Alla luce di quanto sia debole nel Paese reale la contrarietà al Green Pass, forse anche la Lega vorrà rivedere la sua posizione nei prossimi giorni: sta inseguendo dei fantasmi, votare in commissione alla Camera per la soppressione della certificazione verde potrebbe non essere stata una gran mossa. È emerso chiaramente ieri l’effetto boomerang delle proteste: al momento della conta, gli anti-Green Pass si sono dimostrati pochi, pochissimi e alcuni anche pronti a “sottomettersi” perché sennò “chi mi fa lavorare”. Insomma, questo “esercito” è quasi completamente virtuale e nella realtà non ha alcuna rilevanza: anche perché poi i soliti vecchi volponi che soffiano sul fuoco della protesta del momento, quando conta non si fanno vedere.

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