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Mario Draghi, un sì pesantissimo sull'obbligo vaccinale: ora la Lega che fa?

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Mario Draghi tira dritto per la sua strada, incurante delle battaglie politiche si combattono all’interno della sua maggioranza ma che poi vengono spazzate via quando il governo, compatto, prende decisioni importanti. Come quella sull’obbligo vaccinale e sulla terza dose: alla domanda di un giornalista presente alla conferenza stampa, il presidente del Consiglio ha risposto con un doppio sì.

Si tratta di una risposta pesante come un macigno, che spazza via ogni discussione perché Draghi non ha detto “ne discuteremo” o “ci penseremo”, ha semplicemente detto che “sì” ci sarà l’obbligo vaccinale non appena arriverà l’ok di Ema e Aifa, scontato dopo che la Fda americana ha approvato in via definitiva il vaccino. A quel punto non ci sarà più alcun tipo di problema dal punto di vista legislativo a imporre l’obbligo, così come il premier ha fatto sapere che la terza dose diventerà una realtà: da definire in che termini, probabilmente all’inizio sarà destinata agli immunodepressi.

Per quattro riguarda invece il Green Pass, Draghi ha precisato che si farà una cabina di regia, così come chiesto da Matteo Salvini: la Lega è però avvisata perché la certificazione non è assolutamente in discussione, si parlerà solo di a chi estendere l’obbligo. “Il ministro Speranza e io ne stiamo discutendo - ha sottolineato il premier - l’orientamento è che l’uso del Green Pass verrà esteso ad altre categorie e settori lavorativi”.

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