Continua a essere instabile e frammentato il consenso degli elettori nei confronti dei partiti politici italiani: lo dimostra l'ultimo sondaggio realizzato da Demos per l’Atlante Politico di Repubblica. Al primo posto c'è Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, con il 20,8% dei consensi. Subito dopo la Lega di Matteo Salvini al 19,6 e poco più sotto il Pd di Enrico Letta al 19,3 per cento. Tre forze politiche, insomma, si trovano vicine nello spazio di un solo punto. E così il quadro politico attuale, come scrive Ilvo Diamanti, appare "fin troppo equilibrato per garantire un effettivo equilibrio".
Fratelli d'Italia, la sorella di Stefano Caldoro candidata al consiglio comunale di Napoli con Giorgia Meloni
Alessandra Caldoro. sorella dell'ex presidente della Regione Campania, è candidata al consiglio comunale di N...Mettendo a confronto le cifre attuali dei primi tre partiti con quelle di luglio, comunque, qualche cambiamento c'è stato: impossibile non notare la crescita del partito della Meloni, passato dal 20,1 al 20,8% dei consensi, mentre il Carroccio ha perso quasi un punto. Più o meno stabile la forza dem, che ha perso solo lo 0,4% dei possibili voti. Più indietro c'è il Movimento 5 Stelle, che pur essendo cresciuto dopo l'incoronazione di Giuseppe Conte, non ha avuto nessun exploit: stando al sondaggio gode adesso del 16,6% dei consensi.
Giorgia Meloni picchia duro contro Draghi: "Non all'altezza del suo nome, sembrava Conte". Il dettaglio in conferenza stampa
Suola, obbligo vaccinale, estensione green pass. Giorgia Meloni a Morning News, il programma di approfondimento del matt...Dopo i grillini c'è, poi, Forza Italia di Silvio Berlusconi al 7,7. E infine i piccoli partiti stabili sotto al 3%: Italia Viva di Matteo Renzi (2,6) e Azione di Carlo Calenda, fermo al 2,5% nonostante l'intensa campagna elettorale per le comunali di Roma. Se il consenso ai partiti è così frammentato, lo stesso non si può dire del consenso nei confronti del governo di Mario Draghi. La fiducia nell'esecutivo, infatti, è condivisa dai due terzi dei cittadini. Anzi, persino un po’ di più: il 67%.