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Reddito di cittadinanza, Giancarlo Giorgetti: "Serve lavoro, non quell'assegno". Giuseppe Conte: "Idea folle e vigliacca"

Giancarlo Giorgetti

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Il reddito di cittadinanza è al centro del dibattito nella maggioranza. Mentre il ministro del lavoro Andrea Orlando, parla di modifiche alla misura "contro la povertà" grillina, la Lega è per la sua abolizione. "Dobbiamo cominciare a ragionare di lavoro di cittadinanza", spiega Giancarlo Giorgetti a margine del Salone del Mobile a Milano. "La costituzione italiana recita che è il lavoro che ci rende pienamente cittadini", osserva il ministro dello Sviluppo economico. "Lo sforzo è di trasformare il reddito di cittadinanza in lavoro di cittadinanza". 

 

 

"Cosa fa il M5S se si cancella il Reddito di cittadinanza? Sarebbe la rottura di un patto di lealtà e di una logica di sostegno e collaborazione: ma il M5s sosterrà il governo dal momento che Draghi ha confermato che condivide la misura. Punto", ribatte Giuseppe Conte, ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7. Che però apre a delle modifiche; "Stiamo parlando anche di pensionati e di una platea di beneficiari che non ha di che mangiare. Spesso viene utilizzato l'argomento degli abusi: se anche ce ne fosse stato qualcuno non è normale abrogarlo, chiudere la questione per questo. Io dico però che si può migliorarlo, in Germania hanno impiegato tanto tempo per metterlo a punto. Ma ora, dopo un anno di Covid, dire di abrogarlo è folle e vigliacco".

 

 

Una linea mantenuta anche da Roberto Fico, presidente della Camera e big del M5S, che ribadisce: "Il reddito di cittadinanza è una misura importantissima per le persone in difficoltà. Il M5S lo difenderà". Quindi, "se ci sono dei miglioramenti da fare si faranno, ma il reddito rimane, è una misura ottima che ha dato un contributo importante alle persone in difficoltà", conclude.

 


 

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