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Matteo Renzi e Dario Franceschini, la telefonata inedita: "Ti distruggeranno, non sai cosa ti stanno preparando"

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Matteo Renzi si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. Nel suo ultimo libro Controcorrente il leader di Italia Viva ha raccontato quanto di più impensabile dietro alla politica italiana. Compreso lo strappo dei renziani ai danni del Conte bis. E proprio su quei momenti Renzi ricorda: "Nelle ore finali della crisi, quando gli comunico riservatamente che di lì a qualche ora le ministre si dimetteranno, Dario Franceschini chiede di parlarmi. 'Non ti ho chiamato per farti cambiare idea, lo so che non la cambi. Ti ho chiamato per dirti che mi dispiace'. Continua: 'Non sai cosa ti stanno preparando contro, ti massacreranno anche sul personale, ti aggrediranno a tutti i livelli, non solo sui social'".

 

 

L'ex premier però era irremovibile, come lui stesso confermato nelle pagine del libro in cui ricorda all'attuale ministro per i Beni e le attività culturali che "mi hanno arrestato la mamma, il babbo, preso in ostaggio la famiglia, attaccato con le voci più immonde, mi hanno mandato avvisi di garanzia, mi hanno dipinto come l’amico dei poteri forti, io che venivo dalle esperienze dei boy scout". Insomma, il fu rottamatore non aveva altra scelta. 

 

 

Ancora una volta Franceschini le ha provate tutte pur di portare Renzi sulla "retta via": "Matteo, stai sottovalutando quanto male possano farti ancora. Ti distruggeranno sotto il profilo psicologico, faranno saltare i tuoi parlamentari, ti aggrediranno sul piano personale. Te lo voglio dire non per farti cambiare idea perché idea non la cambi. Te lo dico perché mi dispiace umanamente". La storia però ha dato ragione a Renzi: il governo Conte è caduto e al suo posto è salito Mario Draghi. Il merito? Ovviamente per Renzi si tratta del "mio capolavoro politico". Soprattutto se si considera il 2 per cento del suo partito. 

 

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