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Mario Draghi "è debolissimo". La politologa Nadia Urbinati: "Da chi sarà condizionato per i prossimi 5 mesi"

Mario Draghi

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Nadia Urbinati, docente di Scienze politiche alla Columbia University di New York, rivela un retroscena sul presidente del Consiglio: "Mario Draghi sembra forte, ma non lo è: è molto debole perché per i prossimi 5 mesi sarà condizionato da Matteo Salvini", dice in una intervista a Il Fatto quotidiano. Lo dimostra il fatto che la Lega ha votato per ben 8 volte con l'opposizione, la trattativa Draghi-Salvini, il rinvio dell'obbligo del Green pass per i lavoratori.

 

 

"Siamo nel semestre bianco e i partiti sanno benissimo che non si può andare a votare. Quindi fanno quello che vogliono: Salvini sta creando enormi problemi al governo", continua la politologa. "Nel suo discorso di insediamento Draghi aveva spiegato che il suo governo avrebbe messo insieme partiti diversi, ma con uno scopo unitario: uscire dalla pandemia. Questo scopo è voluto da alcuni partiti che lo tengono in piedi ma non da tutti. Alla Lega non interessa niente di questo esecutivo, vuole solo vincere le prossime elezioni e governare".

 

 

In questo momento "Draghi è molto debole: sembra così forte, così risolutivo ma in realtà si comporta come il presidente del Consiglio di un governo di coalizione della Prima Repubblica quando gli esecutivi Dc dovevano sempre trattare con le componenti interne per arrivare a soluzioni mediocri. La norma sul pass è un esempio lampante: non lo rende obbligatorio ma in alcuni casi sì. È un pasticcio frutto di un compromesso al ribasso. E quindi la Lega ne approfitta".

 

 

E "questa è la forza di Salvini rispetto a Draghi: acquista un potere aggiuntivo perché il leader leghista può condizionare il premier" e "c'è il semestre bianco e ogni crisi si risolverebbe con la stessa maggioranza. Perciò fino all'elezione per il Quirinale, Draghi è in mano a Salvini. Quest' ultimo tiene in braccio il premier perché sa quale sia la sua forza contrattuale. E questo ovviamente provoca danni. Draghi non risponde per non sporcarsi la reputazione, perché punta al Quirinale".

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