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Enrico Michetti querela Lilli Gruber: "Io neofascista? Ora basta, non intendo essere diffamato oltre"

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Lilli Gruber gli dà del neofascista, ma lui non ci sta e passa alle vie legali: Enrico Michetti ha dato mandato ai suoi avvocati di sporgere querela nei confronti della conduttrice di Otto e mezzo. Lo ha fatto sapere lui stesso su Facebook: "Non intendo essere diffamato oltre". Secondo il candidato del centrodestra alle amministrative a Roma, infatti, "il dovere dei giornalisti dovrebbe essere quello di fare un'informazione corretta e parlare dopo essersi documentati".

"Michetti viene da un mondo della destra, destra, destra. Forse anche un po' neofascista", aveva detto la giornalista durante il suo programma su La7. A tal proposito lui ha replicato: "Non conosco la signora Gruber ma lei evidentemente non conosce me perché ha detto cose infondate". E ancora: "Tutti conoscono la mia storia e sanno bene che quello che è stato detto è falso ed è l'ennesimo tentativo di infangarmi e denigrarmi. Le sue parole, scorrette e superficiali, sono imperdonabili".

Qualche ora prima Michetti si era detto "addolorato" per il trattamento ricevuto. Poi ha ricordato di essere "nato nell'oratorio", di essere "stato nell'Azione cattolica" e di aver "militato nella Democrazia cristiana". Dopo essere uscito dalla politica moderata, ha "iniziato l'attività di assistenza agli amministratori e ai funzionari comunali", ha spiegato. A intervenire sull'argomento anche la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "Ma questa vergogna senza pari si può chiamare giornalismo?".

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