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Enrico Letta, attacco a Matteo Salvini dopo il ballottaggio: "Surreale". Ma i numeri smentiscono il leader Pd

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"Parole surreali": così Enrico Letta ha definito le dichiarazioni di Matteo Salvini nella conferenza stampa in cui ha commentato gli esiti del ballottaggio. Il leader della Lega, infatti, ha rivendicato dei buoni risultati per la sua coalizione nonostante la sconfitta nelle città più grandi: "Passiamo da 8 a 10: al momento il centrodestra ha più sindaci rispetto a 15 giorni fa". E non solo. Il segretario del Carroccio ha sottolineato anche un altro aspetto piuttosto grave, quello dell'astensionismo: "Se uno viene eletto da una minoranza della minoranza è un problema non per un partito, ma per la democrazia".

 

 

 

In riferimento ai Comuni maggiori, infine, ha aggiunto: "Nelle tre grandi città, Roma, Torino e Trieste, chi governava ha confermato i propri sindaci". Di fronte a queste parole, non si è fatta attendere la replica del segretario dem Enrico Letta, che prima si è fatto i complimenti per gli esiti del voto: "Un risultato clamoroso e importante ovunque, in tutta Italia. Abbiamo vinto sia quando la destra ha sbagliato che quando ha azzeccato i candidati" e poi è passato ad attaccare il "rivale": "Ho sentito un conferenza stampa surreale di Salvini che raccontava una vittoria del centrodestra, pensavo fossero immagini di archivio".

 

 

 

Secondo il leader del Pd, insomma, la vittoria dei candidati del centrosinistra nulla ha a che fare con gli sbagli del centrodestra, come per esempio la scelta tardiva degli aspiranti sindaci. Da parte sua, però, Salvini non ha potuto fare a meno di sottolineare l'ambiguità della manifestazione organizzata dalla Cgil il giorno prima delle elezioni a Roma. Senza contare i numerosi attacchi, nei giorni precedenti al voto, contro tutto il centrodestra, nella surreale "caccia al fascista" che si è registrata negli ultimi giorni. Senza scordare, infine, che giusto per pescare un sondaggio dal mazzo, l'ultimo di Enrico Mentana, Fratelli d'Italia e Lega restano le prime due forze politiche del paese, il Pd soltanto terzo. Cosa ci sarebbe, di surreale, nelle parole di Salvini?

 

 

 

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